Alle Rondini, anche le vacche volano alto

Alle Rondini, anche le vacche volano alto

Giovani allevatori che avanzano rapidamente dopo aver risolto i problemi di transizione grazie agli specialisti Tecnozoo.

Tre giovani allevatori, una mandria con 430 vacche in mungitura e la voglia di spingere sempre più sull’acceleratore, dopo aver sistemato i problemi in transizione grazie alla collaborazione con gli specialisti Tecnozoo.

Incontrare persone positive fa sempre piacere, ma avere la possibilità di condividere qualche ora con Maurizio, Claudio e Alessandro Basso è un’iniezione di energia allo stato puro. I tre sono la seconda generazione di una famiglia di allevatori che sulla produzione di latte ha costruito il proprio futuro. Nel 2004 hanno preso in mano le redini della società agricola le Rondini di Redondesco (MN), passando in pochi anni da una stalla con una trentina di vacche legate agli attuali 430 capi in mungitura. Crescono anche gli ettari di terreno a disposizione, ma soprattutto cresce la voglia di avere una mandria sana e capace di esprimere le proprie potenzialità genetiche.

Aver risolto i problemi in transizione ha significato per Claudio Basso una riduzione del lavoro di assistenza alle vacche in pre e post parto.
Giovani e con le idee chiare, da sinistra Claudio, Alessandro e Maurizio Basso.

“È una bella sfida,” racconta Alessandro, “ma il fatto di avere al mio fianco mio fratello Claudio e nostro cugino Maurizio è una certezza, perché sai di poter sempre contare su persone che condividono il tuo stesso sogno.”

In stalla, una mandria di Frisone di ottima genealogia e un gruppo di Rosse Norvegesi che i Basso stanno sperimentando in un piano di crossbreeding, molto tranquillo ma capace di apportare rusticità a una razza da “corsa” come la Holstein.

“Abbiamo puntato,” dice Alessandro, “sul latte alimentare, una scelta che paga, purché si resti sempre nell’alta qualità e si riesca a tenere le produzioni alte e costanti. Siamo in una cooperativa di vendita che opera con i principali attori della scena nazionale, e attualmente il prezzo oscilla attorno ai 40 centesimi, per noi che siamo sempre nella fascia alta della tabella. Ogni giorno produciamo 160 quintali di latte e, per restare competitivi, dobbiamo avere la certezza che la mandria sia sana in ogni fase del ciclo di allevamento.”

Alimentazione mirata per vacche che non devono mai rallentare.

Anion Booster

E qui entra in gioco Tecnozoo, con i suoi specialisti. Una squadra formata da Francesco Mantovani, nella sua duplice veste di agente di zona e servizio tecnico, insieme al nutrizionista Cristiano Ossensi e al responsabile della linea Igiene e Biosicurezza Matteo Tommasin.

“La collaborazione con la famiglia Basso – spiega Mantovani – è iniziata da circa un anno e subito gli allevatori ci hanno posto obiettivi precisi con la richiesta di migliorare le prestazioni nella fase di transizione. Un traguardo impegnativo, che ci ha visti intervenire inserendo nella razione un prodotto specifico distribuito in esclusiva da Tecnozoo, capace di fare la differenza. Si tratta di Anion Booster, un integratore anionico di ultima generazione, caratterizzato da un elevato contenuto di sostanza secca, che, oltre a garantire una notevole shelflife, assicura l’ottima palatabilità della razione nelle 24 ore, questo perché, al contrario di altri prodotti simili sul mercato, non libera ammonio quando bagnato. Un aspetto essenziale visto che l’ammonio ha un effetto negativo sull’assorbimento del magnesio, macroelemento fondamentale per la gestione del metabolismo del calcio”.

Un gruppo del post parto: animali sani e pronti per entrare in produzione.

Transizione da rivedere

“Nonostante le buone performance produttive,” racconta Alessandro, “prima che arrivasse Tecnozoo il livello della transizione non era in linea con le nostre aspettative. Avevamo una percentuale di ritenzione della placenta superiore al 50% e troppe dislocazioni, con tutto quello che un dato del genere comporta anche in termini di spesa per farmaci e interventi veterinari. Poi, con Francesco e Cristiano, abbiamo impostato un nuovo programma alimentare basato sulla nutrizione anionica, sistemato alcuni aspetti del razionamento e, in poche settimane, le vacche hanno risposto positivamente. Oggi, a distanza di qualche mese, le dislocazioni sono scese dall’8 al 3%, ma soprattutto le ritenzioni sono calate sotto al 10%, risolvendo con un prodotto specifico come Anion Booster una situazione che rischiava di compromettere le performance aziendali. Da quel momento,” spiega Alessandro, “la mandria è decollata all’insegna della stabilità. L’estate è stata affrontata in ottime condizioni: le vacche non si sono mai fermate, nemmeno nei momenti più critici, sono sempre rimaste gravide e oggi stiamo entrando nei mesi freddi con una media di 36.5 litri, 200.000 cellule, un grasso del 3,89% (peso/peso) e una proteina pari al 3,38%.”

Meno lavoro, più latte

“È la situazione ottimale,” interviene Claudio, “per affrontare i mesi più produttivi con una mandria in buone condizioni fisiche, in grado di vivere un periodo delicato come la transizione nel pieno rispetto della fisiologia dell’animale. Ma soprattutto, so di non dover più perdere ore dietro alle vacche dopo il parto, con flebo e interventi di emergenza. Questo è un toccasana per loro, ma anche un minor carico di lavoro per noi.”

“Il tutto,” conclude Alessandro, “nella massima semplicità, visto che inseriamo Anion Booster nelle ultime tre-quattro settimane prima del parto, con la certezza di averle accompagnate nel migliore dei modi verso una fase chiave per il successo aziendale, scongiurando il rischio di ipocalcemia subclinica, una situazione davvero insidiosa.”

“Sono i vantaggi dell’alimentazione a DCAD negativo,” spiega Francesco Mantovani, “in preparto. Un corretto metabolismo del calcio è essenziale in tutte le stalle, ma ancor di più in una realtà come quella dei Basso, dove le aspettative sono sempre elevate. Poi, appena l’animale ha partorito, passiamo a un piano alimentare con DCAD positivo per farle entrare in produzione in una condizione fisica ottimale.”

Il cambio di regime alimentare in transizione ha migliorato sensibilmente il problema della ritenzione di placenta

Obiettivi futuri

Altro aspetto non secondario è il calo drastico nella spesa per i farmaci veterinari, il miglior indice, insieme all’aumento della produzione di una mandria sana ed efficiente.

Il futuro di Maurizio, Claudio e Alessandro? Passare dalle 2 alle 3 mungiture per alzare la produzione e migliorare il benessere degli animali, ma prima occorre ampliare la sala. Poi ci sarebbe la voglia di realizzare un impianto di biogas alimentato esclusivamente a liquami. Due nuovi traguardi importanti, ai quali i Basso possono pensare con serenità ora che la mandria ha ripreso a correre.

Oggi sono 430 le vacche in mungitura
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