PROGETTO RIMONTA

PROGETTO RIMONTA

Quali sono gli obiettivi di una corretta gestione della rimonta?
Importante avere un’età media al primo parto di 22-24 mesi
Quali sono i vantaggi di anticipare l’età al primo parto?
Scopri tutti i benefici che può portare all’azienda un’età al primo parto di 22-24 mesi

Caro allevatore…
In questo secondo numero del 2021, porremo attenzione alle manze, in particolar modo alla rimonta. La sua gestione rappresenta il punto chiave per avere una futura mandria produttiva e in salute; lo scopo è infatti quello di ottenere maggior profitto allevando manze di qualità e sostenendo il minor costo possibile che, in questo caso, si traduce con la riduzione del tempo che intercorre tra la fase di vitella (improduttiva) e la fase di vacca in lattazione (produttiva).

Il servizio TMT di Tecnozoo, rappresentato da un gruppo di specialisti di campo, utilizza programmi e/o strumentazioni specifiche nel monitoraggio delle proprie manze che, come per l’alimentazione, riconosce l’importanza di una sua corretta gestione già a partire dalla vitellaia.

COSA S’INTENDE PER RIMONTA?

Scopri quali sono gli obiettivi di una corretta gestione della rimonta

A meno che un allevatore non intenda espandere la produzione di latte della propria azienda, il numero degli animali di un allevamento di vacche da latte resta costante di anno in anno. Nel caso più frequente, quindi, ogni anno dovranno entrare in produzione tante femmine quante se ne dovranno eliminare (riformare) per diversi motivi come una riduzione della produttività e/o fertilità, l’invecchiamento dell’animale stesso, casi di malattie o incidenti…

Le nuove femmine che entrano in produzione permettono di mantenere in equilibrio il numero dei capi (consistenza) presenti in azienda e la loro percentuale rispetto all’intera mandria è detta quota di rimonta. La corretta gestione della rimonta rappresenta uno dei principali punti chiave per avere una futura mandria produttiva e in salute; lo scopo è infatti quello di ottenere maggior profitto, allevando manze di qualità e sostenendo il minor costo possibile che, in questo caso, si traduce con la riduzione del tempo che intercorre tra la fase di vitella (improduttiva) e la fase di vacca in lattazione (produttiva).

L’allevamento della manza è una fase nella quale possono incidere diverse variabili; è importante ricordare che la buona genetica della mandria raggiunge la sua massima espressione quando gli animali si trovano in un contesto ambientale e manageriale ottimale. Dal punto di vista genetico quindi, un animale non può essere in alcun modo modificato in azienda ma è fondamentale considerare come, attraverso la corretta gestione della mandria e l’utilizzo delle buone pratiche aziendali, possiamo intervenire sulla sua espressione genica massimizzando le caratteristiche genetiche dell’animale stesso.

QUALI SONO I COSTI CHE INCIDONO SULLA RIMONTA?

Scopri perché è importante avere un’età media al primo parto di 22-24 mesi

La fase di rimonta rappresenta la terza voce di costo (dopo l’alimentazione e il lavoro) che incide su un allevamento di vacche da latte. I costi di questa fase in particolare sono rappresentati dalla durata della fase improduttiva dell’animale e dal numero di manze presenti in azienda (% tasso di rimonta). Ridurre l’età media al primo parto permette non solo di accorciare i giorni improduttivi della mandria e i relativi costi, ma anche di diminuire il numero di manze indispensabile per la rimonta interna.

La presenza di animali che entrano in produzione precocemente, infatti, permette di abbassare notevolmente l’incidenza media sul costo di produzione del latte che può aumentare da 5 centesimi al litro per manze che partoriscono a 24 mesi di età fino a 15 centesimi al litro per manze che partoriscono più tardivamente. L’aumento dell’incidenza è causato dal fatto che ogni mese aggiuntivo nel quale la manza rimane improduttiva rappresenta un costo variabile per l’azienda da 50 a 80 euro a manza.

I costi sostenuti per allevare una manza, inoltre, rientreranno positivamente nel bilancio aziendale in minor tempo se la manza entra più velocemente in produzione. Diversi studi riportano come una manza che partorisce a 24 mesi rientra nei costi sostenuti dall’allevatore per la sua gestione a 42 mesi di età. Questo numero aumenta all’aumentare dell’età al primo parto, arrivando a 49 mesi per una manza che ha partorito a 29 mesi di età. (Grafico 1)

Un numero limitato di animali permette di controllare e ridurre notevolmente i costi legati all’allevamento della manza in termini di gestione e alimentazione. Nello specifico, all’aumentare del tasso di rimonta aumenta anche l’incidenza della gestione della manza sul fatturato aziendale che può variare da un 10% (tasso di rimonta 20%) fino al 21% (tasso di rimonta 40%).

Per ottenere un numero contenuto di manze, riporta uno studio della Penn State University, è necessario agire in modo sincrono sul tasso di rimonta e sull’età media al primo parto. Infatti, all’aumentare dell’età al primo parto e del tasso di rimonta aumenta anche il numero di manze presenti in azienda e quindi aumentano i costi per la loro gestione e alimentazione.

In quanto tempo la manza ripaga le spese

(Grafico 1) Tempo in cui la manza si ripaga. Esempio: manza , che partorisce a 24 mesi si ripaga al 42° mese di età; manza che partorisce a 29 mesi si ripaga all’età di 49 mesi.

QUALI SONO I VANTAGGI DI ANTICIPARE L’ETA’ AL PRIMO PARTO?

Scopri tutti i benefici che può portare all’azienda un’età al primo parto di 22-24 mesi

Avere manze che partoriscono precocemente può portare a diversi vantaggi che non riguardano solo la riduzione dei costi in termini alimentari o puramente gestionali, ma può portare benefici anche in termini di quantità, qualità del latte e fertilità dell’animale.
In uno studio condotto dalla Penn State University (Grafico 2) nel 2017 si può vedere come le manze che partoriscono a 21-22 mesi di età producano una quantità di latte superiore rispetto alle manze che partoriscono tardivamente. Altri studi dimostrano, inoltre, un miglioramento qualitativo in termini di grasso e proteine e addirittura una ripercussione positiva sul numero della conta delle cellule somatiche. (Grafico 3 – Tabella 2)

Tabella 2- Parametri qualitativi del latte, picco di lattazione e tasso di gravidanza in relazione all’età del primo parto.
Grafico 2- Picco di lattazione in relazione all’età del primo parto.

Se adeguatamente alimentate e allevate le manze che partoriscono giovani (24-25 mesi) non risultano in modo significativo più piccole o meno pesanti delle manze più tardive (26-28 mesi) e hanno bisogno di minor interventi da parte dell’allevatore durante il parto.

Tabella 3 – Performance delle manze in relazione all’età del primo parto (Cogedis, 2012)

Inoltre, le manze che partoriscono giovani sono più longeve, hanno un miglior tasso di concepimento e un interparto più breve non solo durante la prima lattazione ma anche in quelle successive, questo sottolinea come i benefici ottenuti in questa fase si trasmettano su tutta la carriera produttiva dell’animale.

Tabella 4 – Performance delle manze in relazione all’età del primo parto (UK National Milk Records (NMR), 2014).

COSA GARANTIRE ALLE PROPRIE MANZE?

Oltre ad anticipare nel modo corretto l’età media al primo parto…

È importante che l’inseminazione della manza avvenga quando l’animale presenta circa il 55% del peso adulto e che arrivi al parto pesando circa l’85% del peso della vacca matura.

Per raggiungere questi obiettivi e un’idonea gestione aziendale delle manze è necessario controllare che gli animali abbiano a disposizione la giusta quantità e qualità di alimenti con un corretto rapporto di energia e proteina, minerali, vitamine e acqua sempre a disposizione.
È importante gestire correttamente dal punto di vista alimentare gli animali già a partire dai primissimi giorni di vita.

Nonostante i programmi nutrizionali utilizzati in vitellaia possano essere diversi, è fondamentale garantire la somministrazione corretta del colostro, la presenza di latte fino ai 2 mesi e del mangime e dell’acqua fin dai primi giorni di vita dell’animale.

Una valida strategia alimentare che, secondo alcuni studi, permette un maggior incremento giornaliero dei vitelli e una miglior omogeneità della vitellaia ed è utilizzata come alternativa alla somministrazione di mangime e fieno a partire dal secondo mese di vita del vitello, è rappresentata dall’utilizzo di un unifeed a secco specifico per i vitelli.

Per ottenere un unifeed di qualità in questa fase sono necessari alcuni importanti accorgimenti come tagliare molto corto il fieno (il vitello, al contrario della vacca, tende a scegliere il fieno) e continuare a somministrare il mangime di svezzamento per 20-30 giorni in presenza dell’unifeed, per abituare l’animale al cambio di alimentazione.

A partire dai 6-8 mesi la manza necessita di ulteriore unifeed specifico, a questo scopo utili sono i prodotti TECNOMANZE 3%, prodotto vitaminico-minerale completo, e il TECNOMANZE NPN, che comprende una quota di urea.

SCOPRI IL SERVIZIO DI MONITORAGGIO AZIENDALE DI TECNOZOO E TUTTI I SUOI VANTAGGI

Il servizio TMT di Tecnozoo, rappresentato da un gruppo di specialisti di campo, utilizza programmi e/o strumentazioni specifiche per la raccolta e il monitoraggio di dati al fine di conoscere il reale stato aziendale e identificare le strategie e le scelte più idonee al miglioramento della propria azienda.
Il TMT rappresenta un valido aiuto per l’allevatore nel monitoraggio delle proprie manze che, come per l’alimentazione, riconosce l’importanza di una sua corretta gestione già a partire dalla vitellaia.
La somministrazione nei tempi corretti di una giusta quantità e qualità di colostro è fondamentale per lo stato di salute del vitello, dove il suo primo pasto di colostro deve avvenire entro le prime 6 ore di vita.
La qualità del colostro è determinata dal suo contenuto di immunoglobuline, particolari proteine globulari coinvolte nella risposta immunitaria con la funzione di neutralizzare microorganismi estranei.
La quantità di immunoglobuline presenti nel colostro viene calcolata in gradi Brix con l’utilizzo di un rifrattometro.
Il valore di immunoglobuline espresso in gradi Brix permette al gruppo TMT di valutare se il colostro è di scarsa, buona o ottima qualità e fornisce anche delle indicazioni sulla gestione dell’asciutta, permettendo di verificare il livello di stress o la qualità della razione delle madri.

Monitoriamo insieme per il tuo successo

Per una corretta gestione della rimonta, il gruppo TMT offre un servizio di misurazione dell’accrescimento delle manze, utile a stabilire l’andamento in termini di altezza e di peso dei propri animali.
Questo tipo di analisi prevede l’impostazione della media della vacca matura presente in azienda, calcolata attraverso la media dell’altezza e del peso di 5 animali a metà della terza lattazione.
Dopo aver impostato alcuni obiettivi specifici dell’azienda, come l’età al primo parto, si procede con la misurazione degli animali.
Gli animali da 0 a 6 mesi vengono misurati in altezza e pesati attraverso l’utilizzo di una pesa specifica, mentre le manze dai 6 mesi e fino ai 14 mesi di età vengono misurate, con l’utilizzo di un metro, in termini di altezza al garrese e circonferenza toracica; quest’ultima restituisce un dato espresso in Kg di peso vivo.
I dati rilevati vengono inseriti all’interno di un programma della Penn State University, il quale visualizza sotto forma di grafico l’andamento dell’accrescimento dei propri animali.
All’interno dei grafici sono presenti delle linee che indicano i valori di altezza e peso ottimali basati sui propri standard aziendali e grazie ad esse è possibile visionare lo scostamento dei propri animali.
Un’analisi di questo tipo permette di avere un quadro generale della propria fase di rimonta e dello stato in cui si trovano gli animali, permettendo di intervenire su eventuali aggiustamenti della razione utilizzata.

NATURAL – LINEA BOVINI

La continua innovazione di Tecnozoo ha portato a sviluppare una linea di prodotti utilizzabili in agricoltura biologica conformemente ai Regolamenti CE 834/07 e CE 889/08.
Da tempo vi è necessità di sviluppare prodotti che rispettino i principi alla base della produzione biologica. Per questo progetto abbiamo messo in campo la nostra esperienza decennale nell’utilizzo di piante e loro estratti nella nutrizione animale. L’accurata ricerca e selezione delle materie prime biologiche, unitamente ad un’attenta formulazione, hanno dato vita ad una nuova linea NATURAL.

NATURAL BLAP
Mangime complementare minerale per vacche da latte e bufale da latte

NATURAL BLAP è un prodotto indicato per l’integrazione della dieta di vacche da latte.
Oltre a integrare sali, oligoelementi e sostanze ad azione tampone, il prodotto contiene probiotici e fitocomplessi naturali che lavorano in sinergia per aiutare a mantenere l’equilibrio fisiologico del rumine e dell’intestino, al fine di promuovere l’utilizzazione alimentare e sostenere la produzione di latte.

NATURAL BEEF PLUS
Mangime complementare minerale per bovini da ingrasso
NATURAL BEEF PLUS è un prodotto indicato per l’integrazione della dieta di bovini da carne.
Oltre a integrare sali, oligoelementi e sostanze ad azione tampone, il prodotto contiene fitocomplessi naturali che lavorano in sinergia per aiutare a mantenere l’equilibrio fisiologico dell’animale al fine di promuovere l’utilizzazione alimentare e sostenere la produzione.

GLI ESPERTI CONSIGLIANO…

BOVI
Pasta decornificante specifica per vitelli, agnelli e capretti.
Componenti: Idrossido di Potassio

ISTRUZIONI PER L’USO

O Individuare il bottone corneale.
O Bloccare il vitello.
O Con una forbice tagliare il pelo in corrispondenza del bottone e nella zona circostante.
O Applicare uno strato di Bovi decornificante con una spatola di legno o con un dito protetto da un opportuno guanto creando una macchia sopra il punto di nascita del corno.
O Attendere per circa 30-40 secondi, in modo che la pasta penetri a fondo. Non sono necessari altri trattamenti e la decornificazione è completata.
O Mantenere gli animali trattati separati dagli altri per circa 6 ore. Non trattare gli animali all’aperto in caso di pioggia (il prodotto potrebbe penetrare negli occhi degli animali causando delle lesioni).

MODALITA’ D’IMPIEGO
Bovi pasta decornificante va utilizzato sul vitello entro la prima settimana di vita, una decornificazione tardiva potrebbe dare un risultato non soddisfacente.
1 SIRINGA = 4/6 Vitelli – Capretti – Agnelli

PRECAUZIONI
Durante l’utilizzo è necessario usare indumenti protettivi, guanti adatti e protezioni per occhi viso. Il prodotto contiene sostanze irritanti per la pelle e nocive in caso di ingestione. Conservare sotto chiave e lontano dalla portata dei bambini.

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