SEMENTE CERTIFICATA: garanzia, convenienza, legalità.
LA CONCIMAZIONE PRIMAVERILE: quando e come intervenire a seconda del numero dei trattamenti.
CARO ALLEVATORE…
L’importanza di ottenere un fieno o un insilato di qualità rappresenta un elemento chiave nella gestione alimentare dell’azienda. Infatti, per alcuni di voi, la scelta delle sementi più adatte, la concimazione, la semina, la fienagione e l’insilamento sono una scienza nella quale nulla è lasciato a caso.
Anche quest’anno cerchiamo di supportarvi con alcuni consigli utili dei nostri esperti, focalizzando l’attenzione sulla concimazione primaverile e il vantaggio di scegliere un miscuglio di graminacee in alternativa a un loietto in purezza.
Vi salutiamo augurando a tutti voi una buona semina!
Il seme non certificato danneggia la nostra agricoltura
Una filiera che non innova è destinata ad avviarsi verso un futuro non competitivo
La produzione e commercializzazione di sementi certificate costituisce uno dei punti cardine della disciplina sementiera in vigore nei maggiori paesi sviluppati e nell’Unione europea da oramai cinquant’anni. Debbono rispettare questo obbligo tutte le maggiori colture erbacee: cereali autunno-vernini, mais, proteooleaginose, foraggere e bietola da zucchero. Per le specie da orto il controllo ufficiale avviene invece a posteriori, per sondaggio, fermo restando l’obbligo per le aziende sementiere dell’autocontrollo.
Ma proprio mentre utilizzatori e consumatori manifestano una crescente sensibilità e attenzione verso la provenienza degli alimenti consumati, il mondo agricolo sembra allontanarsi dalle sementi certificate, che costituiscono il mezzo tecnico più semplice per rispondere a questa aspettativa.

Una recente iniziativa della Sezione sementi colture industriali di Assosementi ha richiamato l’attenzione su questo fenomeno, concentrandosi sul caso della soia. Vale però forse la pena mettere in evidenza che anche altre colture importanti soffrono, forse ancora più della soia, della diffusione e dell’utilizzo di sementi non certificate ufficialmente. Particolarmente critica è la situazione dei cereali autogami, grano duro in particolare.
Per il frumento duro si può parlare tranquillamente di un utilizzo per la semina di granella non certificata che ha oramai superato in media il 50%, per frumento tenero, orzo e riso il 30%, il 20% per la patata e il 40% per l’erba medica. Sommariamente, è come se un agricoltore su tre non utilizzasse la semente più idonea, quella ufficialmente certificata.

PERCHE’ SCEGLIERE UNA SEMENTE CERTIFICATA?
…è certificata
Il seme certificato è controllato dall’ente ministeriale CREA-DC, che attraverso il cartellino ufficiale certifica:
- Il superamento dei controlli in campo per l’assenza di gravi patogeni quali carbone, carie, fusariosi ed elmintosporiosi.
- La germinabilità a norma di legge che consente di risparmiare fino al 30% di prodotto rispetto alla granella non certificata;
- Un’elevata purezza specifica, perché privo di semi di altre specie;
…conveniente
Il costo della certificazione e della concia industriale della semente incide solo per il 2% sul totale dei costi di produzione del frumento a ettaro, l’equivalente del valore di mercato di 100/150 Kg di granella. Con l’acquisto di seme certificato l’agricoltore si assicura un prodotto in grado di garantire le migliori prestazioni per ogni varietà perché già selezionato, pulito, conciato professionalmente e confezionato pronto per la semina, senza necessità di ulteriori costi per lo stoccaggio o la conservazione.
…legale
L’acquisto di seme certificato consente di operare nella legalità. La vendita, l’acquisto e lo scambio di seme non certificato è illegale e passibile di sanzioni sia da parte dell’ICQRF che della Guardia di Finanza.
…tracciato
È il punto di partenza per tutte le filiere di qualità e lo strumento indispensabile per valorizzare le produzioni e sostenere concretamente la tua redditività aziendale. Il seme certificato appartiene a una varietà ben individuata e dunque non necessita di ulteriori controlli che ne attestino origine e identità.
…frutto della ricerca
Le nuove varietà sono tra i fattori chiave che hanno guidato il progresso della produzione agricola negli ultimi decenni, garantendo rese per ettaro costantemente migliorate. L’impiego di seme certificato permette di sostenere i programmi di selezione e di miglioramento varietale, i soli che garantiranno agli agricoltori varietà sempre più produttive e interessanti per il mercato.

Il vantaggio nell’ utilizzare miscugli di graminacee in alternativa al loietto in purezza
La scelta di un foraggio di loietto in purezza deve seguire alcuni rigidi criteri in quanto la sua predisposizione ad assorbire grandi quantitativi di potassio e nitrati lo rende molto vulnerabile a fenomeni di allettamento, fornendo inoltre un prodotto qualitativamente non idoneo alla nutrizione delle nostre vacche.
La problematica, sussiste, a maggior ragione, in quegli areali dove lo smaltimento dei reflui zootecnici è molto abbondante in relazione alla superficie disponibile. Ad aggravare la situazione, negli ultimi decenni, il cambiamento climatico che ha portato a inverni e primavere molto siccitose, che non permettono il dilavamento dal terreno di concentrazione in abbondanza di questi due componenti.
Il consiglio dei tecnici Tecnozoo è quindi quello di focalizzare l’attenzione sull’utilizzo di miscugli di graminacee o cereali in purezza (anche in associazione con i loietti).
Infatti, l’utilizzo maggiore di cereali è preferibile in quanto queste cultivar hanno una capacità inferiore, rispetto ai loietti, di assorbire dal terreno nitrati e potassio.
Inoltre, abbiamo riscontrato come negli ultimi anni varietà tardive o medio tardive siano diventate fondamentali per i cambiamenti climatici in atto; infatti garantiscono:
- Maggiore resistenza delle malattie fungine.
Contatta il nostro servizio tecnico per ricevere tutte le info sulle nostre varietà e scegliere la varietà più adatta a te.
Riceverai inoltre dai nostri esperti consigli su piani colturali per ottimizzare al meglio il tuo allevamento. - Ampia finestra di raccolta (8-10 giorni).
- In condizione di clima stabile, una posticipazione della raccolta rispetto ai precoci mediamente di 10 giorni.
- Minor stress della coltura in presenza di primavere molto siccitose (le varietà tardive tendono a recuperare maggiormente dopo una primavera molto secca, con risultati decisamente migliori di una precoce che andrebbe a spigatura prima, chiudendo il ciclo.
- Varietà tardive producono in termini quantitativi e quindi di sostanza secca per ettaro di più rispetto alle precoci.
Le giuste epoche di raccolta
Facciamo un po’ di chiarezza sul momento esatto della raccolta delle sementi autunno vernine.
La prima considerazione da fare è basata sull’utilizzo del prodotto finale:
- Fieno
- Fasciato
- Insilato
- Pre-appasito
- Trinciato diretto
I loietti e i miscugli che ne contengono seguono tutti la via dello sfalcio con un successivo pre-appassimento e infine la raccolta.
Lo stadio ottimale per lo sfalcio è il periodo che va da botticella fino alla fioritura: questo è il momento in cui la pianta è più ricca di tenori analitici quali zuccheri, fibre digeribili e proteine. Oltrepassata tale finestra di raccolta, le piante iniziano a lignificare, portando a una diminuzione dei valori analitici, con un conseguente aumento della produzione in termini quantitativi a discapito della qualità.
Per quanto riguarda i cereali a paglia e i miscugli “tutto cereale” possono adattarsi a tutti gli utilizzi, nello specifico:
- Botticella – fine fioritura
- fieno, fasciato, trinciato pre-appasito
- Maturazione latteo-cerosa (cerino)
- trinciatura diretta
Come i precedenti, con la fase di botticella-fioritura si ottiene un prodotto dal punto di vista qualitativo migliore; per ottenere invece un’ottima trinciatura bisogna attendere 8-10 giorni in più, in modo che il prodotto si asciughi di più in campo, così da poterlo insilare “in piedi”, per un prodotto più stabile, evitando muffe e surriscaldamenti.

LA CONCIMAZIONE PRIMAVERILE
Indici di carenza, quantitativi e periodi di intervento
Uno dei fattori che determina un prodotto di qualità è un’integrazione di macroelementi nutritivi, come azoto (N), fosforo (P) e potassio (K), di cui le piante hanno particolare necessità per il loro accrescimento. Tra questi, l’apporto di azoto attraverso concimi azotati, sia organici sia minerali, risulta essere indispensabile per una corretta crescita e produzione; un eccesso o una scorretta gestione, però, provoca un aumento della concentrazione dei nitrati nel terreno e di conseguenza nei foraggi. La successiva riduzione in nitriti, che può avvenire direttamente nella pianta oppure nel rumine del bovino, è causa di molti problemi sanitari e non solo.
TOSSICITA’ ACUTA
(ALTA concentrazione di nitriti assunti in un’unica volta o a dosi ravvicinate – entro le 24 h)
- dispnea
- tachicardia
- tremori muscolari
- andatura barcollante
- midriasi
- grave cianosi e pallore delle mucose per formazione di meta-emoglobina
TOSSICITA’ CRONICA
(assunzione di quantità di nitrati ripetute nel tempo che singolarmente non sarebbero in grado di causare effetti tossici)
- immunodepressione
- ossidazione di vitamine
- riduzione della digestione della fibra
- minor ingestione di s.s.
- feci diarroiche
- calo del grasso nel latte
- vasodilatazione periferica (mammella e cercine coronario)
- attività antitiroidea
- ipofertilità
- aborti


Prove di campo
Riscaldamento eccessivo, perdita del valore nutritivo e sviluppo di muffe
Contrastare i principali nemici dei produttori di fieno
Già dai primi momenti successivi allo sfalcio, gli zuccheri presenti nei foraggi subiscono trasformazioni aerobie da parte delle stesse cellule vegetali e dei microrganismi presenti sul foraggio, che portano alla produzione di anidride carbonica, acqua e calore.
Diversi studi riportano come la perdita del valore nutritivo del foraggio (proteina grezza in primis) sia correlata positivamente proprio all’aumento di temperatura della massa foraggera e allo sviluppo di una flora microbica indesiderata.
Una delle soluzioni più semplici per ridurre il riscaldamento, condizionare lo sviluppo di una flora microbica stabile, preservare il valore nutritivo e limitare lo sviluppo di muffe è l’utilizzo dell’acido propionico e dei suoi sali.
L’acidificazione del foraggio sfavorisce la proliferazione di batteri aerobi che vanno ad incrementare la produzione di calore spontaneo, così come lo sviluppo di muffe.
PROVA DI CAMPO AGECON 2
Di seguito vi riportiamo una prova di campo eseguita presso l’Az. Agr. Pasubio di Perin Claudio e Mirko S.S. (Albarese-Grosseto). In questa prova abbiamo confrontato le caratteristiche nutrizionali di un foraggio di medica pressato a un’umidità del 15% rispetto a un foraggio di medica proveniente dagli stessi terreni, pressato a un’umidità del 23% e trattato con AGECON 2, premiscela liquida a base di propionato d’ammonio, a un dosaggio di 100g/q.le durante l’imballaggio.
Si nota chiaramente dai dati riportati nel grafico sottostante come sia significativamente più elevato il titolo proteico della medica trattata con AGECON 2* (2,76% in più), così come sono più elevati il titolo in zuccheri (1,87% in più) e in oli e grassi grezzi (0,09%).
*Ottenuto dall’elaborazione matematica del tenore di azoto nel foraggio, quindi influenzato dall’apporto di azoto non proteico del propionato di ammonio (< 0,1%), trascurabile nei ruminanti perché ugualmente utilizzato dalla flora ruminale.

DIGERIBILITA’ DELL’NDF
La digeribilità della fibra neutro detersa (NDF) condiziona fortemente il valore energetico dell’alimento, l’ingestione volontaria di sostanza secca e le performance.
L’impiego di foraggi con fibra di ottima qualità (con NDF altamente digeribile) rappresenta un vantaggio per l’allevatore, in quanto si possono mantenere le performance produttive, riproduttive e sanitarie della mandria pur riducendo l’apporto di concentrati e quindi il rischio di incorrere nell’acidosi.
Di seguito sono riportati i valori di digeribilità e indigeribilità dell’NDF nel tempo per i due foraggi a confronto.
Dal confronto emerge come l’NDF del foraggio trattato con AGECON 2 sia più digeribile di circa il 3% rispetto al foraggio non trattato e che l’NDF non digerita sia mediamente il 6% in meno.


RFV E RFQ DEL FORAGGIO
Il valore nutritivo relativo (RFV) e la qualità nutritiva relativa (RFQ) sono due indici che aiutano a determinare il valore nutrizionale di un foraggio e quanto questo riesca a soddisfare le esigenze nutritive dell’animale.
Il valore nutritivo relativo (RFV) è un indice basato sull’assunzione di sostanza secca digeribile (calcolata in funzione del suo NDF ed ADF), in comparazione a un foraggio ideale (Erba medica in piena fioritura con un tenore di NDF pari al 53% ed un tenore di ADF pari al 41%, a cui è attribuito un valore nutritivo relativo RFV pari a 100).
La qualità nutritiva relativa (RFQ) è un indice più accurato del precedente, che tiene conto anche del totale dei nutrienti contenuti nel foraggio e della loro digeribilità (ad esempio, oltre a basarsi su NDF, tiene conto di quanto è digeribile), provvedendo a una stima più accurata del soddisfacimento delle esigenze nutritive dell’animale.

Come possiamo notare dai dati, i foraggi trattati con AGECON 2 presentano un valore nutritivo relativo (RFV) maggiore di 31,32 punti rispetto al foraggio non trattato, pari a un 29% in più, così come un valore nutritivo relativo (RFQ) maggiore di 35,23 punti rispetto al foraggio non trattato, pari a un 36,4% in più.
MILK PER TON QUALITY INDEX
Il milk per ton quality index è un altro indice utilizzato per determinare la qualità di un foraggio che fornisce una stima della potenzialità di latte producibile per tonnellata di quel foraggio.
La medica trattata con AGECON 2 presenta una differenza di 204 Kg/ton di latte sul milk per ton di quella non trattata, pari al 19,24% in più.


AGECON 2
Premiscela conservante liquida per insilati destinati a bovini, ovini, caprini e suini. Riservata esclusivamente alla fabbricazione di alimenti per animali.
ADDITIVI PER kg
Conservanti
E 280 Acido propionico 730.000 mg ; E 284 Propionato di ammonio 210.000 mg
Caratteristiche fisico termiche
ASPETTO: Liquido, leggermente oleoso.
COLORE: Giallino.
ODORE: Pungente, caratteristico. Assenza di odori di muffa o di rancido.
Valori igienico-microbiologici
Micotossine: < limiti stabiliti da GMP+ Ba1
Residui pesticidi: < limiti stabiliti da GMP+ Ba1
E. Coli: Assente in 1 g
Salmonella: Assente in 25 g
Pb Max: 0.5 mg/kg
As Max: 2.0 mg/kg
Hg Max: 0.05 mg/kg
Cd Max: 0.5 mg/kg
Istruzioni per l’uso
Spruzzare il prodotto in ragione di 200-300 g per 100 kg o per m² rispettivamente di siloerba, di mais ceroso o pastone di mais (25 kg per 24-25 m³ di silos).
In tutti i casi sia necessaria un’azione antifermentativa del mangime e/o foraggio:
– mais insilato umidità 65-70%: 50 g – 100 g/100 kg insilato;
– massa da insilare: 200/250 g/m² dello strato superficiale (cappello) o all’occorrenza sul fronte di taglio. Per migliorare la diffusione del prodotto in profondità, diluire 1 parte di Agecon 2 con 2-3 parti d’acqua.
Mais Granella umidità 20%: 800-1000 g/100 kg; 25%: 1.200/1.400 g/100 kg; 30%: 1.500/1.800 g/100 kg; 40%: 2.500 g/100 kg.
Mangime completo (carro miscelatore):
– vacche da latte: 200 – 400 g/100 kg (50 g capo giorno);
– bovini all’ingrasso: 500 g/100 kg (25 g capo giorno);
– intossicazioni da muffe e loro tossine: vitelloni: 5 g per capo al giorno in continuità; vacche da latte: 10 g per capo giorno in continuità.

Packaging disponibile
tanica da 25 litri
fusto da 200 litri
tank da 1000 litri
AGECON 2 è una premiscela conservante liquida per insilati destinati a bovini, ovini e caprini. Il prodotto è costituito da un sale, il propionato d’ammonio, che pertanto non è corrosivo e, una volta miscelato l’insilato, libera acido propionico (80% del prodotto) che, acidificando la massa in fermentazione, ne indirizza la trasformazione in ottimo insilato e, miscelato nell’unifeed, ne limita le fermentazioni e ne stabilizza la temperatura. Il prodotto non è pericoloso per gli animali, infatti i ruminanti utilizzano l’acido propionico come fonte di energia.
Il silomais rappresenta una materia prima basilare nell’alimentazione dei bovini, soprattutto in quanto svincola l’azienda dalle condizioni climatiche e rappresenta un prodotto economicamente conveniente. Come tutte le altre materie prime, anche il silomais deve avere buone qualità nutrizionali e non contenere microorganismi patogeni o sostanze tossiche per l’animale. Un corretto insilaggio si ottiene rispettando alcuni punti fondamentali:
- Trinciatura a maturazione cerosa (33-36% di s.s – Walker P. et al., Illini Dairy Network)
- Trinciatura a 25/30 cm dal suolo per evitare contaminazioni che possono inibire la fermentazione lattica
- Lunghezza della trinciatura 0.8-1.7 cm
- Rottura della granella fra 2 e 8 mm
- Intensa compressione garantendo una densità minima di 225 kg di s.s./m³
- Chiusura rapida
- Indirizzo delle fermentazioni verso fermentazioni lattiche
Di cruciale importanza sono le fermentazioni. La discesa del pH ad opera di batteri lattici, infatti, determina la stabilità/conservabilità del prodotto per effetto inibente della crescita batterica. Una fermentazione corretta è caratterizzata da:
- Rapida discesa del pH
- pH finale molto basso (3,5-4)
- Rapida produzione di acido lattico
- Percentuale di acido lattico in ragione del 65-70% sugli acidi organici totali (1,5-2% di acido lattico sul tal quale, 5-8% sulla s.s.)
SCOPRI TUTTE LE NOVITA’ DEL CATALOGO “IL BUON FATTORE”
Loietto italico
Carexpress
Il loietto italico Carexpress è una varietà diploide Westerwoldicum di taglia alta, che si caratterizza per la sua fogliosità e tolleranza alle principali malattie. Questa cultivar ha una buona resistenza al gelo invernale e un’ottima resistenza all’allettamento. L’utilizzo di questa foraggera trova la sua massima espressione per la produzione di foraggio verde e affienato. Il suo ciclo medio tardivo consente eventualmente di effettuare la semina di un secondo raccolto.
Utilizzo: fieno, fasciato.
Caratteristiche agronomiche
Caratteristiche: varietà di loietto Westervoldico diploide
Precocità: medio-tardivo
Dose di semina: 40-50 kg per ettaro (in base al tipo di terreno, alla preparazione del letto di semina ed all’epoca di impianto)
Concimazione complessiva: 100-150 unità di N/ha; 80-100 unità P-K/ha (in base alla disponibilità del terreno)
Epoca di raccolta: per il fieno o il pre-appassito dalla fase di botticella all’inizio della spigatura
Epoca di semina: agosto/novembre – febbraio/marzo

Loietto italico
Ivan
Loietto italico Ivan è una varietà risultante da numerosi cicli di selezione fenotipica di piante caratterizzate da elevata produttività. È un loietto tetraploide alternativo, caratterizzato da una colorazione verde intenso, da una taglia alta e da foglie di dimensioni medie; la maturazione è medio-tardiva e manifesta un notevole vigore vegetativo. L’elevata resa di foraggio e un ottimo tenore proteico fanno del loietto italico Ivan una varietà molto favorevole all’insilamento. Si adatta molto bene a essere messa in consociazione con varietà di cereali e leguminose tardive.
Utilizzo: fieno, fasciato, insilato e pascolo
Caratteristiche agronomiche
Caratteristiche: varietà media di loietto Westervoldico tetraploide
Precocità: medio-tardiva
Dose di semina: 40-50 kg per ettaro (in base al tipo di terreno, alla preparazione del letto di semina ed all’epoca di impianto)
Concimazione complessiva: 100-150 unità di N/ha; 80-100 unità P-K/ha (in base alla disponibilità del terreno)
Epoca di raccolta: per il fieno o il pre-appassito dalla fase di botticella all’inizio della spigatura
Epoca di semina: agosto/novembre – febbraio/marzo

Miscugli annuali
Tecnoefa
Il miscuglio Technofa è strutturato in modo da soddisfare le esigenze della nuova normativa PAC. La composizione di questo miscuglio è realizzata in modo che al suo interno ci sia un 53% in peso di leguminosa. Garantisce un prodotto eccellente sia dal punto di vista quantitativo che qualitativo; inoltre, grazie alla sua ampia finestra di raccolta (5-25 maggio), permette la semina di una coltura di secondo raccolto. Lo stesso miscuglio può essere utilizzato come secondo sfalcio: in questo caso saranno presenti nel raccolto il trifoglio e il loietto. Il foraggio ottenuto si presenta ben strutturato grazie alla presenza delle graminacee e con un elevato tenore proteico dato dalla consociazione delle leguminose.
Utilizzo: insilato e fieno; primo sfalcio: fieno, insilato/fasciato – pre-appasito , secondo sfalcio: fieno.
Indicazioni agronomiche
Epoca di semina: autunnale (settembre – novembre).
Dose di semina: 70-90 kg per ettaro (in base al tipo di terreno, alla preparazione del letto di semina e all’epoca di impianto).
Concimazione complessiva: da valutare in campo con il servizio tecnico.
Epoca di raccolta: per il fieno o il pre-appassito dalla fase di botticella all’inizio della spigatura dei cereali.
Composizione:
1 varietà di Loietto
1 varietà di Avena
1 varietà di Frumento
1 varietà di veccia sativa
1 varietà di trifoglio alessandrino
1 varietà di trifoglio incarnato

Miscugli annuali
Europa
Il miscuglio annuale Europa garantisce grandi produzioni di foraggio di qualità, molto appetibile al bestiame con un alto tenore proteico e basso contenuto di calcio, potassio e nitrati. Presenta un’elevata digeribilità grazie alla sua composizione vegetale. Da questo miscuglio si ottiene un’elevata produzione di sostanza verde (molto di più rispetto a una coltura in purezza) e grazie alla sua ampia finestra di raccolta (dal 10 al 25 maggio) è possibile effettuare un secondo raccolto.
Utilizzo: fieno insilato; primo sfalcio: fieno/fasciatore pre-appasito – secondo sfalcio: fieno.
Indicazioni agronomiche:
Epoca di semina: autunnale (settembre – novembre).
Dose di semina: 70-90 kg per ettaro (in base al tipo di terreno, alla preparazione del letto di semina e all’epoca di impianto).
Concimazione complessiva: 100-150 unità di N/ha; 50-70 unità P-K/ha (in base alla disponibilità del terreno).
Epoca di raccolta: per il fieno o il pre-appassito dalla fase di botticella all’inizio della spigatura dei cereali.
Composizione:
2 varietà di Loietto
2 varietà di Avena
1 varietà di Frumento

Miscugli annuali da insilato diretto
Victoria mix
VICTORIA MIX è un miscuglio annuale a duplice attitudine, adatto a insilamento diretto e fasciato. I punti di forza di questo miscuglio sono l’utilizzo di varietà rustiche e sane che lo rendono molto tollerante alle ruggini, septoria e oidio. Le piante nel miscuglio si caratterizzano per eccellente resistenza all’allattamento, un’ottima fogliosità e un’altezza (120-160 cm), con ciclo medio tardivo.
Utilizzo: insilato e fasciato; sfalcio unico: insilato (taglio diretto), fasciato e fieno.
Indicazioni agronomiche:
Epoca di semina: autunnale (settembre – novembre).
Dose di semina: 180-220 kg per ettaro (in base al tipo di terreno, alla preparazione del letto di semina e all’epoca di impianto).
Concimazione complessiva: 100-150 unità di N/ha; 50-70 unità P-K/ha (in base alla disponibilità del terreno).
Epoca di raccolta: raccolta diretta a maturazione latteocerosa (metà maggio – metà giugno).
Composizione:
2 varietà frumento mutico
1 varietà di avena
1 varietà di triticale
1 varietà di orzo distico

Miscugli annuali da insilato
Sole.mix
SOLE.MIX è un miscuglio annuale a triplice attitudine, adatto come insilato, fasciato e fieno. I punti di forza di questo miscuglio sono l’utilizzo di varietà rustiche e sane che lo rendono molto tollerante alle ruggini, septoria e oidio. Le piante nel miscuglio si caratterizzano per la presenza di spighe mutiche con un’ottima fogliosità e altezza (120-160 cm), con ciclo medio tardivo.
Utilizzo: insilato e fieno; sfalcio unico: insilato [taglio diretto], fasciato e fieno.
Indicazioni agronomiche:
Epoca di semina: autunnale (settembre – novembre).
Dose di Semina: 180-220 Kg per ettaro (in base al tipo di terreno, alla preparazione del letto di semina ed all’epoca di impianto).
Concimazione complessiva: 100-150 unità di N/ha; 50-70 unità P-K/ha (in base alla disponibilità del terreno).
Epoca di raccolta: raccolta diretta a maturazione latteocerosa (metà maggio – metà giugno).
Conversazione:
1 varietà di avena
2 varietà di frumento mutico

Frumento da foraggio
Ludwig
Le sue caratteristiche sono la taglia alta (cm 140-150) con una buona tolleranza all’allettamento e alle fitopatie fungine dell’apparato fogliare. Il suo ciclo medio-tardivo fornisce un ampio ventaglio per una raccolta di ottima qualità e con una elevata biomassa.
Utilizzo: insilato, biomassa feino, granella.
Caratteristiche agronomiche:
Spiga: mutica
Colore granella: rossa
Ciclo spigatura: medio tardivo
Accestimento: elevato
Maturazione: medio tardivo
Epoca di semina: fine settembre-primi di novembre
Alternatività: non alternativo
Dose di semina: 180-220 kg per ettaro (in base al tipo di terreno, alla preparazione del letto di semina ed all’epoca di impianto)
Concimazione complessiva: 100-150 unità di N/ha; 80-100 unità P-K/ha (in base alla disponibilità del terreno)
Epoca di raccolta: raccolta diretta a maturazione latteo-cerosa. Per il fieno dalla botticella fino a inizio spigatura.

Frumento da Foraggio
Tiberius
TIBERIUS è un frumento tenero con spiccate produzioni di granella di tipo «panificabile». Per la sua altezza e l’elevata fogliosità ha mostrato ottime rese in biomassa per foraggio e/o biogas. Si raggiungono produzioni di 40-45 ton/ettaro al 30% di sostanza secca. È una varietà sana e rustica con un’ottima fogliosità, eccezionale tolleranza alle ruggini (septoria e oidio). La pianta è di taglia medio alta (125-135 cm) e risulta essere inallettabile, per questo utilizzabile anche in consociazione con altre essenze foraggere.
Utilizzo: insilato, biomassa fieno, granella
Caratteristiche agronomiche:
Spiga: mutica
Colore granella rossa
Ciclo spigatura: MEDIO tardivo
Accestimento: elevato
Maturazione: Medio tardivo
Epoca di semina: Fine settembre-primi di novembre
Alternatività: non alternativo
Dose di semina: 180-220 Kg per ettaro (in base al tipo di terreno, alla preparazione del letto di semina ed all’epoca di impianto)
Concimazione complessiva: 100-150 unità di N/ha; 80-100 unità P-K/ha (in base alla disponibilità del terreno)
Epoca di raccolta: raccolta diretta a maturazione latteo-cerosa. Per il fieno dalla botticella fino a inizio spigatura.

Frumento da foraggio
Norenos
Varietà sana e rustica di taglia alta (140-150 cm) con buona tolleranza all’allettamento, è la terza varietà introdotta nel mercato del grano foraggero. Come Ludwig ha trovato il suo terreno e clima ideale nell’area lombarda. In presenza di buone fertilità del terreno, dimostra maggiori performances in termini di quantità e qualità della biomassa. Grazie alla sua tardività e fogliosità risulta essere un ottimo prodotto nelle zone di produzione Parmigiano.
Utilizzo: insilato, biomassa fieno, granella.
Indicazioni agronomiche:
Spiga: mutica. Colore granella rossa.
CICLO SPIGATURA: MEDIO tardiva.
Accestimento: elevato.
Maturazione: Medio tardiva.
Epoca di semina: Fine settembre-primi di novembre.
Alternatività: non alternativo.
Dose di Semina: 180-220 Kg per ettaro (in base al tipo di terreno, alla preparazione del letto di semina ed all’epoca di impianto).
Concimazione complessiva: 100-150 unità di N/ha; 80-100 unità P-K/ha (in base alla disponibilità del terreno).
Epoca di raccolta: raccolta diretta a maturazione latteo-cerosa. Per il fieno dalla botticella fino a inizio spigatura.

Erba medica
Alfa mix
ALFA MIX è un miscuglio di mediche realizzato dai nostri agronomi per soddisfare le esigenze di ogni allevatore, anche in questi anni di condizioni climatiche sfavorevoli all’ottimale epoca di semina e raccolta. Grazie alla presenza di due diverse tipologie di medica, il miscuglio si presenterà molto più produttivo di una semente in purezza. Epoche di fioritura leggermente diverse permettono di avere periodi di sfalcio più ampi e di mantenere un prodotto sempre fresco con tenori analitici eccellenti. La diversità fenotipica delle due varietà (foglia grande e rotondeggiante con stelo fino cavo e foglia ogivale con stelo fino pieno) ne esaltano i rapporti fibra/proteina e aumentano la resistenza a un eventuale allettamento, al calpestamento e ai tagli ripetuti.
Caratteri morfologici:
Portamento: eretto.
Altezza della pianta: medio alta.
Colore dei fiori: viola-turchino. Fusto: una tipologia di medica con fusto sottile e cavo e una con stilo sottile e pieno.
Altezza piante: diversa, con una varietà alta e una medio alta, creando il sostegno per un’ottima resistenza all’allettamento.
Caratteristiche agronomiche:
Accestimento: FORTE / Ripresa vegetativa: PRECOCE
Indice di dormienza: 7
Ricaccio dopo il taglio: accelerato
(20-30 giorni in condizioni ottimali)
Resistenza ai tagli frequenti: Molto elevata
Resistenza al freddo: Molto elevata
Resistenza alla siccità: Ottima
Tolleranza alle più diffuse malattie fungine: Elevata
Tolleranza agli stress: Molto elevata
Dose del seme: 30-50 kg per ha (in base al tipo di terreno,
alla preparazione del letto di semina e agli areali pedoclimatici)
Epoca di semina: marzo – aprile / agosto – metà settembre
