Il titolare dell’azienda agricola Pessolano di Viggiano (PZ), insieme all’alimentarista Tecnozoo e al veterinario aziendale, ha trovato la soluzione per sopperire alla scarsa qualità dei foraggi coltivati nella zona, a tutto vantaggio della salute e delle performance delle due specie che alleva.
Ci accoglie sorridente e indaffarato Valentino Pessolano quando andiamo a trovarlo a Viggiano (Pz), nel cuore della Val d’Agri. Basta lo scambio di poche battute per capire che il titolare dell’azienda agricola Pessolano non ha trascorso di certo la sua vita con le mani in mano. Anzi, forse Valentino le mani le ha avute un po’ ovunque, e la sua inarrestabile attitudine nel cimentarsi sempre in nuovi progetti ha fatto sì che maturasse parecchia esperienza in campi diversi.
“La mia prima attività – racconta – è quella del commercio di auto, mentre allevare vacche è per me una passione che prendo però molto seriamente.” Ce ne rendiamo conto passeggiando accanto alla mandria di Frisone e ne abbiamo la conferma quando capiamo che quella è solo una parte dell’azienda e che pochi chilometri più avanti ci aspetta ancora la visita nell’allevamento di bufale. “Grazie ai sacrifici di mio padre acquistai la prima stalla con pochi capi intorno agli anni ’80 e qualche anno più tardi anche i terreni per la coltivazione dei foraggi. Solo nel 2006 mi si presentò anche l’occasione di portare a casa le prime 5 manze di bufale, che ho allevato per qualche tempo accanto alla struttura delle vacche.”
Biglietto da visita
Azienda agricola Pessolano – Viggiano (PZ)
- Superficie agricola disponibile: 140 ha
- Capi in lattazione: 150 vacche di razza Holstein e 150 capi di bufala mediterranea italiana
- Produzione media giornaliera: 35 kg di latte per vacca al giorno, al 3,80% di grasso e 3,55% di proteina; 11,5 kg di latte per bufala al giorno, all’8,2% di grasso e 4,5% di proteine
- Destinazione del latte: Società Cooperativa Nuova Latte per il latte vaccino e Caseificio Podere dei Leoni per il latte di bufala
- Manodopera: 6 unità dipendenti

Team consolidato
I capi aumentano, gli ettari di terreno anche, e oggi le anime dell’azienda sono due e ben distinte tra loro. Da una parte, la stalla più datata ospita le 150 vacche in lattazione, mentre dall’altra, nella struttura di più recente costruzione, Valentino ha potuto ampliare la mandria di bufale fino a raggiungere i 140 capi in produzione.
“Per garantire spazi più ampi agli animali,” chiosa il titolare, “ho deciso di costruire una moderna struttura dedicata interamente alle bufale. Il progetto è stato ultimato nel 2018 anche grazie all’aiuto dei miei figli, che insieme a me hanno progettato e lavorato al cantiere.”
Del team su cui Valentino può contare per rinnovare le sue ambizioni fanno parte, da circa 10 anni, Massimiliano Paoletti, alimentarista Tecnozoo, e Giosef Ponzio, il veterinario aziendale. “Oltre all’ottimo lavoro che i 6 operai svolgono quotidianamente in stalla,” commenta Valentino, “tra i punti di forza di questa azienda c’è sicuramente la collaborazione tra il veterinario e l’alimentarista, che si confrontano periodicamente alla ricerca delle migliori strategie operative.”

Animali diversi
“Abbiamo lavorato in un primo momento – spiega Paoletti – sul benessere degli animali. Dall’ottimizzazione degli spazi per suddividere le bovine in gruppi omogenei, fino all’installazione di un efficiente impianto di raffrescamento. Sistemati gli aspetti gestionali, ci siamo concentrati sull’analisi degli alimenti per poter bilanciare correttamente le razioni con le necessarie integrazioni di macro e microelementi. Sempre tenendo ben a mente che le vacche e le bufale presentano fabbisogni nutrizionali piuttosto differenti le une rispetto alle altre”.
“Nella bufala in particolare – specifica Ponzio – non è raro assistere a casi di prolasso uterino come conseguenza di uno squilibrio di microelementi nella dieta. Questa azienda non ha fatto eccezione e in passato abbiamo riscontrato diversi episodi di questa patologia metabolica, che siamo però riusciti a risolvere del tutto grazie a due interventi mirati: il corretto bilanciamento dei minerali nella razione delle bufale in asciutta e l’attenta misurazione della condizione corporea degli animali prima del parto.”

La sicurezza conta
Se però le bovine e le bufale hanno un punto in comune, questo è proprio la necessità di ricevere degli alimenti di ottima qualità. “Ultimamente – spiega a questo proposito Ponzio – abbiamo avuto delle criticità in questo territorio perché, complici anche le condizioni climatiche avverse, i foraggi coltivati in Val d’Agri e nelle zone limitrofe hanno fatto registrare un’elevata contaminazione da micotossine”.
Condizione che ha portato veterinario e alimentarista alla decisione, per entrambe le stalle, di introdurre nell’unifeed alcuni stabilizzanti firmati Tecnozoo, come l’Agecon in combinazione con il Toxi Adsorber. Infatti, se il primo agisce da agente acidificante della razione e del tratto ruminale e gastrointestinale degli animali, il secondo viene utilizzato come sequestrante delle micotossine presenti nelle materie prime, assicurando così una buona salubrità dell’alimento che arriva in mangiatoia. “In aggiunta – continua Paoletti – forniamo all’occorrenza Normoterm Orac, il mangime complementare contenente fito-composti naturali utile alle bovine a superare al meglio i periodi di stress, come i mesi estivi”.
Un approccio, quello adottato nelle due aziende, che ha migliorato il Pr medio di stalla e ha portato le bovine a attestarsi su ottimi livelli produttivi, che si mantengono costanti anche a dispetto delle avversità ambientali. E le soddisfazioni non mancano neppure per le bufale, perché la media di stalla supera gli 11 litri di latte giornalieri, con una qualità che ben si presta alle successive trasformazioni.
Ancora più in alto
Quanto al futuro, Valentino ha ancora diversi progetti da realizzare prima di potersi dichiarare pienamente soddisfatto dei risultati raggiunti: “Ho intenzione di rimanere in azienda ancora per altri 30 anni – conclude – perché la mia ambizione è quella di ampliare la struttura dedicata alle bufale e di aumentarne il numero, fino ad arrivare a 1.000 capi. Ma sto anche gettando le prime basi per dare il via a una linea vacca-vitello nel bosco che circonda l’azienda”. Della pensione nemmeno l’ombra; d’altronde, quando la passione chiama, il riposo può attendere.
Per ulteriori informazioni chiama il 049 9350 700 o scrivici a tecnozoo@tecnozoo.it.
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