Nel pluripremiato allevamento veneto della Società Agricola Bianca Terra, la genetica di élite va a braccetto con l’attenzione per il benessere animale e con un’alimentazione specifica, che si serve dell’integrazione Tecnozoo.
“I bovini sono esseri senzienti, e come tali vanno trattati e rispettati. Ma se dai loro benessere, poi ti sanno ripagare, per la soddisfazione tua, di allevatore, ma anche del consumatore finale.” Siamo nelle pianeggianti campagne di Stanghella (PD), ospiti di Mattia Cappello, responsabile del progetto Chianina della Società Agricola Bianca Terra. Uno dei pochi allevatori del Nord Italia che fin dall’inizio della sua avventura professionale ha scelto di vivere e lavorare con il Gigante Bianco, togliendosi più di una soddisfazione alle mostre nazionali di razza, dove in genere primeggiano gli allevamenti toscani e umbri.
Ma come accennato in premessa, al di là dei numeri “robusti” (vedi anche “Biglietto da visita”, n.d.R.), uno degli elementi distintivi dell’azienda agricola Bianca Terra sta nel fatto che l’elevatissimo livello genetico, raggiunto dopo anni di onerosi sforzi selettivi e di intensa collaborazione con i migliori atenei italiani — per individuare, ad esempio, le linee di sangue più ecosostenibili ed efficienti nella trasformazione degli alimenti in carne – viene valorizzato da un management particolarmente focalizzato sul benessere animale e sulla qualità dell’alimentazione. E il concorso di questi tre fattori – genetica, comfort bovino e dieta ad hoc – rende le carni delle Chianine di casa dei veri monumenti al sapore e alla buona tavola. “La qualità è sempre stata la mia prima mission,” ci conferma Mattia sorridendo al nostro arrivo in stalla.

Pulizia a suon di paglia
Il primo elemento che colpisce quando entriamo nel capannone dove si trovano i box dell’ingrasso e due gruppi di fattrici è la totale assenza di rumori e di odori sgradevoli. Nonostante l’abbondante piovosità del giorno precedente, i bovini si presentano puliti e li sorprendiamo tranquillamente coricati in lettiera o intenti a consumare la razione. “Aggiungo paglia fresca ogni mattina – rivela Mattia – spendendo oltre tutto una bella cifra, visto che qui a Stanghella ci sono al momento 250 capi, e il consumo è di 7 balloni al giorno”. Notiamo inoltre che i giganti dal candido mantello si avvicinano con curiosità al visitatore di turno, oltre che allo stesso Mattia, per le foto di rito, Un inequivocabile segno che lo staff aziendale è solito approcciarsi con grande delicatezza al bestiame. “Animali ben accuditi e nutriti, che possono riposare o mangiare in tranquillità in un ambiente spazioso e pulito, senza respirare ammoniaca. Per me il benessere animale è questo”, sintetizza Mattia osservando la mandria con legittimo orgoglio.
Quanto alle diete offerte in greppia, Mattia spiega: “Nel mio allevamento preferisco non usare insilati. Produco delle miscelate a secco costituite da fieni di prato e di medica, paglia, e da materie prime di provenienza aziendale o extra-aziendale, ma comunque locale, come orzo, mais, crusca, polpe, soia e girasole proteico. Per quanto riguarda l’integrazione vitaminico-minerale, fin dai tempi di mio nonno Vittorio ci rivolgiamo alla Tecnozoo di Piombino Dese. Del resto, è stato lui, mio nonno, che mi ha trasmesso la passione per questo mestiere e che mi ha insegnato l’importanza della qualità e delle cose fatte bene, in campagna come in stalla.”
Le razioni di casa, che Mattia ha messo a punto negli anni insieme a Giulio Cabrini di Tecnozoo, oggi prevedono l’inserimento di FB Mix OE nell’unifeed di vitelli, manze e vitelloni, e di Tecnofertil nella miscelata delle fattrici. “Le Chianine sono bovine difficili dal punto di vista riproduttivo, ma con questo integratore ho avuto risultati eccellenti, sia sotto il profilo della ripresa della ciclicità, con un accorciamento dell’intervallo parto-concepimento e dell’interparto, che sotto il profilo dell’andamento dei parti.”
I risultati ottenuti nei maschi all’ingrasso sono altrettanto eccellenti: gli animali, una volta macellati a maturazione commerciale, che Mattia considera tra i 15 e i 20 mesi di età, presentano carcasse super-conformate con un’ottimale copertura di grasso e rese straordinarie, spesso superiori all’80%.

Eccellenza a tavola
Il nostro blitz nella Bassa Padovana si conclude al tavolo di un ristorante, dove gustiamo le prelibatezze firmate Bianca Terra: oltre a una classica tartare e a uno sfizioso burger, assaporiamo anche uno squisito “Lingotto di Chianina”. “Si tratta – spiega Mattia – di una tagliata in chiave moderna, che per forma e sostanza ricorda un lingotto d’oro. Per produrla, utilizziamo percentuali diverse dei migliori tagli della coscia, che, dopo essere stati snervati e macinati grossolanamente, danno vita a una mattonella di carne scelta. Una volta in cucina, questa può essere cotta e scaloppata, proprio come una tagliata. Ma se anche sbagli la cottura, la carne non perde liquidi e non si indurisce, ma resta tenera e succulenta nel piatto.” È proprio vero: messi insieme, genetica, benessere e alimentazione ad hoc fanno prodigi.
Per ulteriori informazioni chiama il 049 9350 700 o scrivici a tecnozoo@tecnozoo.it.
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