Piuttosto che aumentare l’effettivo in mungitura, Carmelo Guastella di Ragusa ha preferito puntare sull’incremento della produzione media, investendo in una genetica di alto livello e avvalendosi sul fronte alimentare della professionalità del team Tecnozoo.
Nella botte piccola sta il vino buono, dice il detto. Allora eccoci qui, nelle campagne intorno a Ragusa, ospiti dell’azienda agricola che Carmelo Guastella porta avanti da una vita insieme alla moglie Gianna: 38 ettari di terreno, in parte pascolo e in parte seminati con miscugli di essenze foraggere, e poco più di 30 vacche in mungitura che, anche quando l’estate siciliana è inclemente, non scendono mai sotto una media di 33-34 kg di latte per vacca al giorno, mentre in inverno raggiungono i 45 kg (su 2 mungiture). “L’aspetto che più mi inorgoglisce? Avere un gruppetto di vacche da 75 kg al giorno”. Sì, perché Carmelo non è di quegli allevatori che, per aumentare la produzione conferita in latteria, hanno semplicemente caricato la stalla con più animali, magari senza avere gli spazi adeguati in cuccetta o in mangiatoia. “Ho sempre preferito puntare sull’efficienza – spiega – investendo prima di tutto sulla genetica”.

Biglietto da visita
Azienda agricola Guastella, Ragusa
- Superficie agricola: 38 ha tenuti a pascolo naturale e coltivati a foraggere (miscugli polifiti)
- In stalla: 30-35 vacche in mungitura
- Produzioni medie invernali: 45 kg/vacca/giorno
- Manodopera: familiare (2 unità)
- Destinazione del latte: alimentare Alta Qualità
Percorso ad ostacoli
Chi pensa che Carmelo abbia avuto vita facile in stalla si sbaglia di grosso: i livelli produttivi attuali sono il risultato di un percorso difficile, iniziato nel lontano 1983, quando Carmelo, insieme al padre Francesco, decise di abbandonare le care vecchie Modicane e di passare alla Holstein. “Acquistammo da un’azienda della provincia di Roma una dozzina di manze, con una media di 82 punti, e successivamente, attraverso altri acquisti locali, creammo le basi su cui lavorare”. Gli strumenti? Piani di accoppiamento studiati con attenzione e seme di qualità, senza badare a spese. “Ma senza mai ricorrere – sottolinea Carmelo – a tori estremi per produzione. Ho sempre preferito soggetti equilibrati, che combinassero tipo, produzione e titoli del latte. Sono questi soggetti che durano in stalla e alla fine danno di più”.

Tuttavia, tra il ’92 e il 2013, le malattie infettive “classiche” (leucosi e brucellosi) costrinsero Carmelo ad abbattere la mandria per ben quattro volte, pur risparmiando ogni volta un piccolo nucleo da cui ripartire e risalire la china. “A fine anni ’90 – osserva ancora Carmelo – mio figlio mi dava ancora una mano, e quindi potevo partecipare alle mostre di razza, dove sono riuscito a togliermi parecchie soddisfazioni. Come nel ’97, alla mostra provinciale di Ragusa, quando vinsi 5 categorie, e a Martina Franca lo stesso anno, dove feci la campionessa delle manze. In carriera ho anche cresciuto 9 vacche eccellenti.”

Oggi, con i suoi 84,90 punti di media, la mandria di Carmelo sarebbe competitiva. “Purtroppo alle fiere non vado più da tempo, i figli hanno scelto altre strade e sono rimasto solo con mia moglie.”

Via il freno a mano
Va bene quindi la genetica, ma per far correre veloce una Ferrari ci vuole la benzina giusta. E qui entra in gioco Tecnozoo di Piombino Dese (PD), con la sua squadra di agenti e alimentaristi. “Circa 7-8 anni fa,” racconta Carmelo, “chiesi a Valentina Giassara di Tecnozoo di farmi parlare con un loro tecnico, e lei mi portò Cristiano Ossensi. Gli dissi: se riesce a far partorire le mie vacche con livelli normali di edema mammario, lo farò lavorare con me”. Scommessa vinta, naturalmente: Ossensi sistemò il bilancio energetico e minerale della razione per le vacche in transizione, e il risultato è stato positivo. “Da quando c’è lui a formulare le razioni,” osserva Carmelo, “le mie vacche sono come se viaggiassero senza il freno a mano. La produzione media è aumentata e le malattie podali sono ormai un ricordo.” Peccato solo che adesso Carmelo e Gianna abbiano altri obiettivi: “abbiamo due nipotine da crescere”, ci dicono quasi scusandosi. Le loro vacche sono quindi in vendita e meritano un futuro: astenersi perditempo.

Per ulteriori informazioni chiama il 049 9350 700 o scrivici a tecnozoo@tecnozoo.it.
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