
Gli allevamenti italiani sono da sempre molto controllati: all’interno vengono svolte quotidianamente tantissime analisi. A queste si aggiunge anche la metodologia Classyfarm.
Secondo il sito Carni Sostenibili, il sistema Classyfarm si aggiunge alle moltissime analisi svolte all’interno dell’allevamento e siamo l’unico Paese in Europa ad avere i controlli veterinari gestiti direttamente dal Ministero della Salute anziché dal Ministero dell’Agricoltura, a dimostrazione che il focus è la sicurezza alimentare associata alla salute del consumatore finale.
In questo panorama, al fine di ridurre i comportamente fraudolenti di alcuni (per fortuna pochi) nasce un nuovo sistema.
Classyfarm, come funziona?

Questa classificazione è stata implementata dall’istituto Zooprofilattico Ubertini in collaborazione con l’Università degli Studi di Parma è regolata da un algoritmo Possiamo riassumerlo in 3 fasi:
- Fase 1: attraverso l’istituzione del veterinario aziendale da febbraio 2018, l’allevatore affida a quest’ultimo il monitoraggio delle fasi cruciali dell’allevamento, come benessere animale, alimentazione, stato di salute, impiego dei farmaci. I dati raccolti vengono trasmessi al sistema Classyfarm tramite il portale Vetinfo;
- Fase 2: Ai dati della fase 1, si sommano quelli provenienti dall’anagrafe animale e dalla ricetta elettronica veterinaria, nonché quelle provenienti dai controlli e dalle informazioni raccolte sul campo dai servizi veterinari presenti in stalla e nei macelli;
- Fase 3: grazie ad un algoritmo avanzato, è possibile stilare una valutazione dell’allevamento. I dati raccolti sono divisi per aree geografiche e consentono poi interventi mirati, sia nell’effettuare i necessari servizi di vigilanza, sia per orientare scelte di tutela e sviluppo delle attività zootecniche.
Aderire a Classyfarm è obbligatorio?

Avvalersi di questa certificazione non è obbligatorio, ma sicuramente è un valore aggiunto per gli allevamenti.
Pur essendo molto complessa e costosa, Classyfarm può dare un valore aggiunto all’allevamento, anche dal punto di vista commerciale.
La certificazione degli allevamenti, inoltre, fa parte delle politiche europee Green New Deal e del Farm to Fork, con particolare attenzione al tema del benessere animale.